L'ISSB propone un'agevolazione per i requisiti di segnalazione di Scope 3 nel settore finanziario

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- In base alle nuove proposte dell'ISSB, gli istituti finanziari possono escludere derivati, emissioni agevolate ed emissioni correlate alle assicurazioni dalle informative di Scope 3.
- Le modifiche proposte mirano ad alleviare le difficoltà applicative senza indebolire l'utilità decisionale delle informative in materia di clima per gli investitori.
- Le agevolazioni facoltative potrebbero ridurre i costi di conformità, mantenendo al contempo l'allineamento con gli standard globali di sostenibilità.
L'International Sustainability Standards Board (ISSB) ha proposto modifiche significative al suo standard di informativa sul clima (IFRS S2), offrendo nuove agevolazioni principalmente per le società del settore finanziario. Queste modifiche mirano ad alleggerire l'onere di rendicontazione relativo alle emissioni di gas serra (GHG) di Scopo 3, senza compromettere il valore dell'informativa per gli investitori.
"È compito di un responsabile normatore ascoltare il feedback del mercato fin dalle prime fasi di implementazione e supportare i redattori nell'applicazione dei nostri standard," disse Sue Lloyd, vicepresidente dell'ISSB. "In qualità di normatore focalizzato sul mercato, abbiamo adottato misure per rispondere tempestivamente proponendo emendamenti mirati, ove possibile, per aiutare i redattori, senza causare troppe interruzioni e assicurando che i nostri standard continuino a consentire la fornitura di informazioni utili alle decisioni degli investitori".

Un emendamento chiave proposto consentirebbe agli istituti finanziari di escludere le emissioni legate a derivati, transazioni agevolate e attività assicurative dalle loro informative Scope 3 Categoria 15. Tuttavia, le aziende dovrebbero rendere noto il volume di tali attività escluse per garantire la trasparenza.
Ulteriori proposte includono:
- Esenzione dall'utilizzo dello standard di classificazione industriale globale (GICS) in alcuni casi quando si disaggregano i dati sulle emissioni finanziate.
- Autorizzazione all'utilizzo dei valori del potenziale di riscaldamento globale (GWP) richiesti dalla giurisdizione non allineati con le ultime valutazioni dell'Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC).
- Chiarimenti che consentono metodologie alternative di misurazione dei gas serra se imposto dalle autorità giurisdizionali, anziché esclusivamente dal Protocollo sui gas serra.
Le modifiche proposte dall'ISSB rappresentano un'evoluzione pragmatica degli standard di informativa sul clima, riconoscendo le sfide specifiche che gli istituti finanziari devono affrontare, pur preservando la trasparenza. Affinando i requisiti di Scope 3 per i derivati e le emissioni associate alle assicurazioni, l'ISSB dimostra che gli standard efficaci devono bilanciare ambizione e realizzabilità. Questo approccio consente agli istituti finanziari di concentrarsi sulla creazione e la conservazione di valore significativo nei loro portafogli, fornendo agli investitori informazioni utili per le decisioni che guidano un autentico progresso verso un'economia più sostenibile. Maura Hodge, Responsabile della sostenibilità KPMG negli Stati Uniti

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Lloyd ha sottolineato il delicato equilibrio che l'ISSB cerca di mantenere:
"Proporre queste modifiche a uno Standard relativamente nuovo non è una decisione presa alla leggera: abbiamo valutato attentamente la necessità di tali modifiche e abbiamo cercato di bilanciare le esigenze degli investitori con il rapporto costi-benefici per i redattori."
La bozza di esposizione dell'ISSB per questi emendamenti è ora aperta ai commenti pubblici fino al 27 giugno 2025. Il completamento degli emendamenti definitivi è previsto entro la fine del 2025, previa analisi dei feedback ricevuti. L'ISSB ha sottolineato che le agevolazioni sono facoltative, garantendo flessibilità ai redattori e mantenendo l'allineamento con i quadri normativi globali in materia di informativa sulla sostenibilità.
Le aziende che attualmente redigono i bilanci secondo gli standard IFRS S1 e S2 possono continuare a essere conformi a quanto pubblicato a giugno 2023, mentre le giurisdizioni con standard "basati su" i framework ISSB sono incoraggiate a integrare gli aggiornamenti per mantenere una baseline globale coerente.
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